giovedì 22 dicembre 2011

sensazioni e riti


prima delle feste, le giornate ( ecco la sensazione) mi diventano lunghe, ho tempo da perdere, e così cammino i soliti luoghi, sotto le solite luci; i saluti e gli abbracci e i baci col se non ci vediamo più.... tanti auguri e..........................meno male.
l'idea che mi gira dentro dentro, e mi dice che questi sono giorni di festa è in particolare, non il rito, che comunque c'è. ma sono le albe rosse sul mare che stiamo vedendo tutte le mattine su questo mare di dicembre, con la corsica in chiaroscuro, le nuvole ed il buio che piano paino, lentamente.....
ecco sono queste albe lente e tristi che mi condizionano le giornate e me le fanno sentire diverse.

domenica 18 dicembre 2011

di buono c'è..

c'è che quando saremo senza "averi" si ritornerà ad essere "esseri".
scherzando ( perchè si deve comunque e sempre non prendere sul serio niente) dicevo agli amici che fino a quando saranno importanti le materie prime............ l'uomo sarà ........secondo se non terzo.
senz'altro stà contando meno delle cose.
la nostra qualità di vita, in particolare nella vecchiaia, non conta,se nò si farebbero pagare i grandi patrimoni, i manager del potere non avrebbero certe liquidazioni, la Chiesa avrebbe privilegi solo in cielo, le frequenza tv sarebbero pagate.
molti hanno creduto che Monti sostituendo Berlusconi fosse l'alternativa, fosse diverso.
ed invece nò scopriamo solo che è una delle faccie del potere.
ma tornando all'inizio:
" se riusciremo a vivere convinti una decrescita "felice" capiremo che è questa l'arma che può uccidere il capitale, che per sua natura non è ,non sarà e non potrà essere mai etico e umano

giovedì 15 dicembre 2011

ecco l'articolo che è saltato


Innanzitutto per dire che la pista ciclabile è una pista
ciclabile.
E quindi non è un’isola pedonale e non è un velodromo, dove
andare a rincorrere il record dell’ora.
La nostra pista ciclabile è l’unico spazio di eccellenza che
la politica degli ultimi 30 anni ha costruito nella Riviera di Ponente.
E per fortuna la
Fiat di Marchionne non ha costruito gli autobus di cristallo
, altrimenti oggi non avremmo neanche questo spazio qui.

Questa intelligente opera ha risposto alle esigenze di
qualità della vita.
Basta camminarla e pedalarle il sabato o la domenica per
incontrare carrozzelle con vecchi o bambini, anziani in bicicletta o con il
cane a guinzaglio, anziane e giovani in tuta e bandana, panchine zeppe di
lettori e cacciatori di sole .

Gruppi che a piedi o in Risciò se la raccontano e altri
ancora che scoprono con la macchina fotografica scorci immemorabili e petali
unici.
Fiori e alberi, albe e tramonti che la ciclabile ha
riportato agli occhi e alle coscienze.

Se voglio spulciare per qualcosa che non và dico guinzagli
troppo lunghi , ciclisti troppo veloci e poca attenzione alle regole della
viabilità ( pedoni che invadono la corsia ciclabile, bambini che fanno
inversione ad U o non si preoccupano di chi può arrivare da dietro).

Ma queste sono piccole cose.

Come tutte le domeniche mi faccio il mio giro turistico e di
relax, fisico e mentale, e accompagnato dalla pedalata lenta penso e mi
dico:”Che meraviglia questa ciclabile, anche se sporca e con le siepi non
curate che invadono la corsia di scorrimento graffiandomi.
Se non ci fosse il CDA di amministrazione, composto da
politici che raramente non sporcano i migliori sentimenti, e con le prebende
(che non conosco ma presumo non gli siano necessarie per mangiare e non siano
poche) ci si potrebbero assumere a tempo indeterminato alcuni “cantonieri ” che
ritengo siano l’unica necessità di questa opera, più dei bar o degli spazi da
dare in gestione a chissà chi e chissà perché.”

E poi al direttore :Uno spazio sul giornale per un bel
concorso “”Scatti” sulla ciclabile?”

martedì 13 dicembre 2011

scatti dalla ciclabile

ho inviato queste righe all'eco della riviera, per vedere un po' di agitarmi i pensieri:
gentile direttore:

sabato 12 novembre 2011

leggere

destino vuole che in questi momenti vuoti anche la scelta della lettura diventi problematica.
per questo momento di vuoto sociale e mentale (avvallato) riprendo Scorza e la storia di Garabombo l'invisibile..... e dopo poche pagine:
"perchè ci sono ingiustizie , perchè ci sono comunità che reclamano la terra da 400 anni?
perchè non gli si dà retta?
perchè non sono in galera i giudici?
perchè non è in prigione la giustizia?
e sopratutto perchè non è in prigione lei (Presidente)?
se veramente ha i coglioni come dice, si metta in prigione.
lei sà di essere colpevole. e in cambio io sò di essere colpevole (per non essermi ribellato).
ma tutto il libro, come i grandi libri, quando parlano di potere e sopprusi, sono eterni, perchè il potere non cambierà mai.
qualunque potere.

domenica 30 ottobre 2011

calare le reti



per noi montagnardi significa aver coperto l'uliveto.
ed è stato un lavoro fatto nei pomeriggi con un clima che a ottobre allunga la vita.
ora si può aspettare.
aspettare che il tyempo faccia il suo corso; che la pioggia (poca) scesa nei giorni scorsi risalga
alle foglie e ai frutti
e a dicembre , 3 4 giorni di festa per l'abbacchiatura (a mano); e poi baccalà e patate, aglio e prezzemolo per assaggiare l'olio appena "franto".
di ritorno dall'uliveto, in maniche corte e giaccone alla vita per il caldo pensavo che da bambino ai morti si metteva il giaccone od il cappotto "nuovo" ( e per nuovo si intendeva smesso da un cugino o parente più grande. e non era un discordo di poveri o ricchi, ma un discorso che diceva "u nu se beutta ren".
e ancora, prima di casa un salto nella vigna,
a gustare colori magici, e ad immortalare gli ultimi .................."grappoli del pergolato"

venerdì 28 ottobre 2011

un po' di luce

e si fanno passi avanti.
ho saputo che il fidanzato della consigliera regionale minetti è entrato nella casa del grande fratello. e questa è buona cosa perchè si pensava che volesse candidarsi a presidente della regione lombardia.
ma la gioia (contenuta) è durata pochi attimi.
ho scoperto che così è stato perchè formigoni non ha passato le selezioni per entrare lui nella casa del grande fratello.
ahi mi amor

lunedì 17 ottobre 2011

alla radio... e penso

prima asscolto questo MARR...ONI che promette una legge velocememte per punire questi teppisti che ....e ci stà.
ma farne velocemente anche una che punisca l'associazione a delinquere di stampo e non?
una contro i corrotti per di più se sono nell'amministrazione pubblica?
e una contro i puttanieri ed i magnaccia?
ma poi? è lo sfogo solito.
ci prendono per il culo, sempre, dovunque, e tutti.
ma ho idea che qualcosa si stia muovendo per davvero.
e che rinchiuderci nei blog, nella cultura, nelle campagne di ritorno non basti più.
e anche indignarsi.
e che questo muoversi faccia paura, e che dopo i vendola, i pisapia i de magistris si cominci a temerne la nascita continua fino agli angoli più nascosti.
dobbiamo far nascere anche in quegli angoli delle realtà che diventino liste elettorali
ed esserci non più come memoria o voce ma come presenza fisica.
berlusconi ed i suoi servi si mandano via cominciando anche dal piccolo comune dell'entroterra.
non solo da roma.
e la critica alla apposizione (pseudo) sempre da lì.
ricordandoci che sotto il pavè c'è sempre e sicuramente una spiaggia.

domenica 2 ottobre 2011

ottobre

ancora estate.
ieri a raccogliere ancora zucchine e peperoni,
ad innaffiare kiwi insalate e cavoli con il sole che cuoceva la testa.
giornate estive con vista sulla vigna ormai senza uva,
vigna già raccolta che è sempre stata madre di pensieri lenti autunnali.
e questo autunno in ritardo mi dispiace e un po' mi manca.
speriamo che le prime castagne me lo restituiscano dentro.
ed anche due funghi direi

venerdì 23 settembre 2011

ma...

.. c'è chi pensa a noi e per noi e ci dice che
anche se di nome fà MILANESE
è LO ZIO DI mubarak, e se lo dice berluscatz i suoi servi gli credono.
segnamoci i nomi di tali servi, perchè li vedremo tornare, e non dobbiamo dimenticare.
perchè proveranno a tornare.
si sà che i servi sono peggio dei padroni, senza faccia e senza dignità.
per non dimenticare

giovedì 22 settembre 2011

buon autunno

questo è stato un periodo... di dolce ma faticosa fatica.
MATTINO ufficio , noiosa routine ma di impegno costante.
POMERIGGIO vendemmia, dura, e prova fisica anche per la fretta di fare e finire
SERA impegni casalinghi e familiari.
NOTTE Cortazar (che stò finendo) dove leggere è un continuo tornare indietro a rileggere, per conpiacersi di una descrizione, per sorridere di aver capito un aggancio, stringere i pugni per non aver visto in prima lettura quel bellissimo pensiero ed un passaggio intelligente (come tutto il libro alla fine) , e tornare indietro ancora a rileggere...
e poi a notte fonda stanco..
penso...
cosa c'entrano il lavoro, la vendemmia, con la vita?
per capire poi con un po' di tristezza che però anche questa è vita....
anche se mi toglie dal pensiero e dal pensare, dalle serate a discutere di vita e sensi della vita e del mondo; per cercare un senso o almeno dirselo.
e poi addormentarsi con un filo di malinconia.
perchè Cortazar mi dice " ma pensare serve alla vita?"

venerdì 16 settembre 2011

dopo un poco..

E' stato un silenzio legato al non p/voler inneggiare alla lotta armata, come una delle possibili risposte alle provocazioni quotidiane e continue della politica del governo.
ed anche se la letteratura, gli amici , la musica e la campagna sono state ottime medicine, mi sembrava di svicolare dai veri contingenti problemi, Per parlare d'altro, anche se importante.
così agosto è scivolato e settembre stà scivolando.
i giorni mi hanno portato negli orti badalucchesi, in discussini notturne con gli amici ( ci pareva di essere ritornati agli anni settanta), a serate cantate quasi da professionisti raccontando storie e in Salento terra ormai adottata.
ora che ho anche finito la vendemmia ( ottima e abbondante) è ora di riepilogare e vedere cosa si farà di questo inverno , da dove partire e dove andare, per poter conquistare la "nostra" PRIMAVERA

giovedì 4 agosto 2011

ritorno

da un po' di tempo mi sembra tutto banale e ovvio.
a occhio stò anche bene.
cercando di capire come sono arrivato a questo punto, ho concluso che centrano/c'entrano molto le ultime mie letture, in modo particolare e certo Cortazar, con il gioco del mondo.
negli spunti che mi danno riflessioni; da un libro per me forse troppo difficile; mi sembra di cercare qualcosa e , per davvero, se mi fermo a pensare , non sò cos'è che dovrei o vorrei o stò cercando.
Quello che vedo e vivo mi sembra banale, ma cosa cerco non lo capisco.
di certo le giornate lunghe, le notti a leggerlo ascoltando il vecchio jazz alla Bessie Smith,
sentire di non saper dire quello che sento, quando è anche tardi per andare a letto.
mi ha anche allontanato un pò .
ma poi si sà, che il più delle volte si và per tornare.
un saluto a tutti.

domenica 10 luglio 2011

per dire..

...che poi trovi banale una cosa che fai sempre, e ne parli mai.
per dire della doccia all'aperto, in campagna, fifti i lavori, d'estate, con la gomma da innaffiare "appesa aa 'toeppia' ( pendente dalle viti che fanno pergolato)...
..... e per sapone un tetto di stelle????
no. no. no.
per sapone la grande vecchia grossa saponaccia di marsiglia, il parallelepipedo quasi impossibile da tenere in mano che serviva al beodo (oggi non ci si và più)per lavare lenzuola e stracci.
e che ancora oggi si trova in molte campagne dove viene usato per lavarsi capelli e corpo.
ed è un momento gratificante.
che mi riporta indietro per una dolce malinconia, e con il piacere degli occhi chiusi mi fà sentire parte integrante di un ciclo naturale che partendo dal ricordo dei nonni arrivva fino ai ciliegi ed ai pappataci.
che grande felicità qualunque ricordo!!

giovedì 7 luglio 2011

agcom

quando il vero potere si accorge che esiste qualche forma di democrazia, soffre.
l'ha pensato per i blog anche se non li conosce bene , e li soffre.
noi sappiamo che sulla rete trovi tutto ed il contrario di tutto, e sei tu a scegliere, in maniera meno passiva della Televisione, ed una volta scelto puoi dire la tua come puoi, e come vuoi.
questo è importante, che puoi dire, e sappiamo , che anche da una cavolata può venire fuori un pensiero nuovo e che può facilmente andare, espandersi e toccare coscienze, intelligenze e non.
e che ti ritorna, accettato, criticato discusso, analizzato.
e questo ti aiuta a sapere di più, capire anche gli altri e poi scegliere.
SAPERE. CAPIRE. SCEGLIERE
verbi che non piacciono a chi è delegato a scegliere, capire e sapere.
ancora di più DI QUESTI TEMPI DISSENNATI,
che l'ideologia non la trovi più neanche a Roma (Vaticano compreso, per dirlo)

martedì 5 luglio 2011

inizia il secondo semestre..

ed o ci sono.
la campagna è quella bella che piace a me.
pomeriggio tardi ad innaffiare, raccogliere fagioli e zucchine.
tra pochi giorni i pomodori.
le giornate sono lunghe e chiare, portano tante pensate e spero amici alla tavola.
quest'anno poi c'è una novita, dopo 50 estati cantate tra amici,
provo a portare in piazza un po' di impegno, ad uso di chi ci verrà ad ascoltare,
un teatro canzone che stà piacendo e che diverte molto anche noi, permettendoci di cantare vecchie canzoni, raccontare storie che dicono più di quel che dicono.
riportando in piazze vecchi amici e compagni, com'era una volta, prima che la televisione ci ingabbiasse le sere.
e se possibile ritornando a discutere e confrontarci.
può sembrare incredibile, ma finiti gli spettacoli la gente si ferma, ci chiede e discute, prendendo spunti dalle citazioni dalle canzoni e dai ricordi comuni.
senza nostalgie, ma con tanta voglia di perdere la notte a parlare.
speriamo possa essere l'inizio di una voglia.... e che diventi di tanti.... e ritorni di tutti

mercoledì 29 giugno 2011

sono Preoccupato

ma preoccuparsi non affronta e nè risolve il problema, che si stà allargando a macchia d'olio.
val di susa,
quì non c'è più destra o sinistra, ma solo il potere; e chi non è d'accordo viene subito bollato come anarchico teppista e centroi sociali tanto per non uscire dal luogo comune. un po' di milizia e giù, Genova ed il G8 sono stati buona palestra per il regime.
Provvedimento AGCOM
piano piano decideranno loro cosa possiamo dire e pensare, o almeno ci provano, anche se resto convinto che la rete sarà più forte.
finanziaria
si recupereranno denari da sprecare in progetti per il ponte di Messina e altri amenità con nuovi ticket sanitari a forfait.
molte povere persone eviteranno esami e medicine per poter mangiare o pagare l'affitto.
e se morranno prima l'inps ringrazierà e quadrerà i bilanci.
questo è che dire? ma sarebbe ora di passare al che fare, perchè se non ci si muove tutti, lentamente ci annulleranno, pensando per noi anche se non li abbiamo delegati..

sabato 25 giugno 2011

un lento viaggiare...

ieri mi sono fatto un giro con un amico guidatore..
apricale, dove in piazza si giocava al pallone al pugno, un torneo.
in assoluto relax, due parole, quattro passi... lenti.
poi
baiardo, dove si incontrano vecchi amici, un bicchiere d'in piedi, due parole quattro risate ed un ciao col cuore.
poi ceriana,
dove si chiamano gli amici, un bicchiere d'in piedi,quattro risate di cuore, un abbraccio che è quello di sempre ed un ciao che è rimanere.
poi il lento scendere, parlando, guardando, avevo la macchina e non ho scattato una foto.
ed è un peccato perchè stavo bene e senza fretta, sarei venuto bene.
perchè non vago lento un po' più spesso

venerdì 17 giugno 2011

..ritorno..dopo orgasmo....

..si..
...si...
....si....si....
orgasmo da referendum..... con pensiero al posto della sigaretta.
il mondo è migliore; migliorabile ancora, ma migliore di come si pensasse.
stà migliorando il sentire comune, e quando diventa fratellanza, per gli imbonitore non c'è più pista da ballo.

venerdì 3 giugno 2011

un senso..

raccontarsi,
dire quello che passa per la mente, è per me, un tentativo di trovare un senso a tutto quello che sembra e molte volte è il disordine in una vita.
vita che la mia memoria sicuramente corregge, ma che per averla scritta o raccontata, una volta riletta mi accorgo che non è poi così casuale e insignificante.
come mi sono accorto che una cosa era giusta e lo è stata legata al quel tempo.
oggi non la rifarei e la penserei non giusta.
per dirlo in belle parole
penso che la verità esista solo legata al tempo:
non esiste la verità se non legata al tempo.
e adesso mi dico mamma mia che pensata, sarà meglio che mi spengo un attimo?

mercoledì 1 giugno 2011

appello!!!

e allora ci sono spazi per speranze non nuove.
e abbiamo anche modo di non raffreddarci visti i referendum.
non dimentichiamoci di scaldare gli amici ed i parenti
sensibilizzando specialmente noi nei paesi.
perchè le coscienze ci sono, e nonostante l'assopimento dato dalle televisioni si sono risvegliate.
dobbiamo tenerle allertate.
indignate.
sveglie e pronte.
perchè il potere diventa più cattivo quando si sente debole.

non dimentichiamoci che i referendum sono importantissimi per il risultato, per il quorum , per dire ci siamo e specialmente per la terra ed il futuro.

domenica 29 maggio 2011

milano...


penso a Milano,città a cui sono legati pochi ma bei ricordi di appena smesso di studiare.
20 anni,
e credo in Pisapia, convinto che sarebbe una rivoluzione riuscita.
e tornando indietro
mi accorgo che l'ultima rivoluzione riuscita è datata 25 aprile 45,
non per niente questa data non è amata dal potere berlusconiano e leghista.
la grandezza della rivoluzione di Pisapia sarebbe superiore perchè sarebbe un inizio di
speranze ARCOBALENO ( vedi blog di alberto cane) e foto presa a prestito

martedì 24 maggio 2011

di adesso

amo più l'ulivo della vigna.
anche per il lavoro che richiede, meno certosino e più fisico/faticoso.
e adesso che dò una mano nella nella vigna ripenso se era così anche da bambino.
e mi ricordo di sì.
quando gli ulivi erano ancora altissimi, quasi irraggiungibili con gli occhi.
mi ricordo che mi sorprendeva vedere quelle cime incredibili partire da tronchi molte volte squarciati, proprio sopra la radice, che mi chiedevo come facessero a stare su.
e come facessero nonostante quelle ferite a sembrare invincibili ed eterni.
e così mi confermo nella preferenza dell'ulivo, dell'olio e della sua stagione.

venerdì 20 maggio 2011

ancora vento largo..

lo stò rileggendo, e mi ha colpito un passaggio che avevo "diciamo" sorvolato.
"A che pensa?"
"Sono idee, tristi. Non ho più voglia di bere."
E' stata come un'illuminazione. Ci ho visto molto di più di uno scambio di parole, ci ho visto un vero e proprio approccio culturale al vino ed al suo mondo.
a quello che il vino dovrebbe essere; tant'è che poche righe prima si legge
"Cosa beviamo?" rispose " Bevo solo vino vostro, del posto, è aspro ma con un fondo..."
Ecco il vino momento dell'incontro , della fratellanza e dell'appartenenza.
Che perde il valore positivo di comunicazione nel momento triste.
vino che nel momento triste diventa " diverso" ed inutile.
quanta vita e quanto cuore per arrivare a queste vette di profondità.
grazie, e ancora ciao,
francesco.

mercoledì 18 maggio 2011

elezioni e non solo

...ho lasciato decantare, come un vino buono, guardando.
c'è ancora vita, pensiero e quindi speranza, si riparte, forse, senza violenza e bisogno di guerre, ma combattendo ancora e solo con la testa.
mi accorgo che ci credevo, più che sperarlo.
ma senza certezza.
ma meno male, eravamo sulla strada maestra perchè la cricca, le cricche e le mafie diventassero leggi di stato.
se continuava.
o lo sono già?
per intanto si spera sorridendo e ridendo e cantando.

sabato 14 maggio 2011

in cammino..

sono di nuovo in cammino.
e quando è così rimugino, mi isolo, e tengo dentro.
sò che la nostalgia è il più inutile dei sentimenti possibili,
che non porta da nessuna parte.
Però ci casco spesso, a quello che sarebbe potuto ma non è stato, a come sarebbe adesso; e così mi perdo in malinconiche nostalgie che sì, piacciono, ma mi accorgo pure che non sono un aiuto.
ma oggi mi sento abbastanza tranquillo e mi sembra che stia passando, e cammino sereno, anche perchè con l'esperienza dell'età sò che le mie strade, il mio cammino, per quanto lungo non è mai troppo lungo e mi porta sempre nel mio.
nei miei posti.
che sono solo del cuore.

lunedì 2 maggio 2011

1 maggio, il giorno dopo

e' cambiato il lavoro, sono cambiati i tempi, aumentando il degrado ed il disagio e riducendo il futuro.
per me il PRIMO MAGGIO non è più e non può rimanere la festa dei lavoratori.
ma deve diventare

- la festa del diritto al lavoro

- la festa del valore del lavoro

- la festa del rispetto dei lavoratori.

cosciente sempre che la festa e la tristezza non possono andare d'accordo,
e che piazza san giovanni deve diventare mille piazze.

martedì 26 aprile 2011

25 aprile, il giorno dopo

e' una IDEA/VOGLIA che mi porto dietro da anni.
io sono di badalucco, terra di partigiani.
cresciuto a racconti partigiani, ascoltandoli al bar, nel gioco delle bocce, sce panchine du giardin du prevostu, raccontati dai partigiani stessi.
ieri erano in 3, ne sono rimasti 3.
la ricorrenza è e sarà sempre il 25 aprile, ma l'anno era il '45, cioè 66 anni fà.
tesserarci tutti, tutti gli anni, parenti, amici e RAGAZZI, per dare una testimonianza.
perchè la MEMORIA diventi MATERIA.

ritornare innanzitutto nelle case, poi , perchè si dovrà potere sempre, nelle scuole a rileggere le lettere dei condannati a morte della RESISTENZA.
e partecipare alla manifestazione.
dire che è la nostra festa e la festa di tutti.

fare memoria tesserandoci all'ANPI.
mi sembra una idea eccellente da suggerire a tutti

sabato 23 aprile 2011

...vento largo...

..........fà brutto e stanotte ha piovuto.
niente campagna e niente bicicletta.
due lavoretti di aiuto in casa e poi sfoglio sul PC la Stampa.
una foto e 2 righe.
una signora ha deposto un mazzo di fiori in memoria dei caduti di legge
davanti al tribunale di Milano.
il fatto in sè è apprezzabile (specialmente in un momento come questo in cui lo Stato è contro le regole della legge).
e che ci sia la notizia è probabilmente per dire che è cosa strana, oggi.

e questo mi fà pensare bene alla rete, al fatto di parlarci, dirci ed indirizzarci, ad informazioni sul campo (vedi arrigoni ) a fonti alternative non governative.
e questo anche per dire ad altri, al bar, ai conoscenti ai parenti; a tutti.
e dicendoci darci.

mercoledì 20 aprile 2011

da poco tempo, oggi


da poco tempo,

quando vado a passeggio o sono in bicicletta, porto con me la macchina fotografica.

il più delle volte dimentico di averla.

l'uso quindi è raro.

quante volte ho pensato , ah l'avessi avuta.

oggi ce l'avevo.

vedi foto

forse è solo un mio modo particolare di pensare, ma sono convinto che questa mancanza di tatto, eleganza ed attenzione sia propria degli amministratori di oggi.
(parlo di città dove gli amministratori vengono scelti da notabili)
figure che ormai usano le istituzioni per far affari e carriere impossibili alle loro sole capacità e o professionalità.
amministratori che nulla sanno di politica intesa come gestione della città (polis).
amministratore questo, che forse non sà neanche che nella sua città, che ha 2, dico solo 2, monumenti fotografabili, hanno piazzato i bidoni della rumenta proprio lì.

l'altro è il casinò, ma lì si pensa di altra rumenta, differenziata.

domenica 17 aprile 2011

ma la notte..

si parla poco della notte nei blog che seguo. non ho mai parlato della notte io. eppure è di notte che vivo molto e faccio le cose veramente mie, di me e per me, le cose che mi piacciono e mi gratificano molto, di ogni genere . ed è di notte che mi vedo con più chiarezza, e mi sento per come penso di me. senza i fronzoli e le maschere del quotidiano. ecco, forse non parlo/iamo delle notte e delle notti perchè lì siamo veramente quel che siamo. nell'essenzialità?

sabato 16 aprile 2011

penso a vittorio arrigoni

quando un potere e la sua violenza colpiscono l'informazione ed uccidono l'informatore, e' ancora potere o solo violenza? con quale armi si può, e comunque si deve, combattere? e' una domanda retorica che non vuole risposte. basterà sempre e soltanto indignarsi e scendere in piazza? sarà sufficiente nel tempo per cambiare qualcosa? poi sfogliando i giornali: una delle problematiche che stà prendendo forma in alcuni poteri istituzionali è l'idea di portare miss italia a Lampedusa. (così ho letto, ed anche questa è informazione,; questa ce la passa lo stato)

martedì 12 aprile 2011

in piscina

per il figlio. non è male riprendere questi tardi pomeriggi ( lezione dalle 18.30 alle 19.30) seduto in panchine (vedere beppe sebaste) vicino alla piscina. sono momenti , forse brevi, in cui scompare la fretta, devo solo aspettare che finisca, e per me che adoro leggere e scrivere, panchina e aspettare, diventano sinonimi di Piacere. ed il sole sbieco della sera mi porta un senso come essere fuori dal mondo. lo stato d'animo è sereno. fuori dal mondo.

venerdì 8 aprile 2011

due righe sull'oggi

visto che la villa a Lampedusa non si è potuta acquistare perchè demaniale ( quindi già sua, del silvio) mi viene da suggerirgli qualcosa a tunisi o in libia. ci mette due palme, tre colori tipo portiofino, due campi da golf da innaffiare anche con il sangue. così, vedendo che lui vuole stare lì, in mezzo a cotanta bellezza e benessere, tra palme e golf nessuno partirebbe più, tutti avrebbero voglia di fermarsi con lui, a guardare tramonti e leggere poesie, (tra una ciulata e l'altra.) si potrebbe cominciare con ...vorrei che tu silvio ed io fossimo presi come incantamento.... intendo per la poesia, s'intende no? e buonanotte

giovedì 7 aprile 2011

è giovedi..

il tempo è volato. questa settimana non mi risultavano non avevo più impegni dovuti, nè la campagna, nè l'ufficio mi chiedevano di più........ ed è già giovedi. pensavo di poter fare mille cose , ma se guardo questi 4 giorni e cerco di ricordare cosa ho fatto. sò che non ho visto amici, non ho visto film, neanche la partita, non sono andato in paese. ho letto sì, come al solito. non solo libri, . di notte, vista la poca stanchezza ho approffitato, per curiosare nei blog collegati ai blog che seguo, e ho trovato molti pensieri che mi piacevano,persone che sentivo simili. li ho inseriti nei preferiti, e la sere avrò molte più idee da sfogliare e amici con cui pensare. grazie a tutti per i bei momenti pensati che mi date e che mi dite. ed un abbraccio ai nuovi amici grazie

domenica 3 aprile 2011

e' domenica

una vera domenica, da fare niente se non le cose da fare di domenica. e così, nel primo pomeriggio di buon sole, in canottiera e scalzo, eseguo ritualmente sul terrazo come tutti gli ultimi 25 anni... IL TRAVASO eliminando i ciclamini e invasando i gerani, che ritualmente, ritornando dal lavoro come negli ultimi 12 anni ho scelto da Longo piante. rivivere questo momento rituale, per un po' mi ha fatto toccare con mano il passare del tempo, o meglio degli anni. ora questa ciclicità ,che vedo come circolo, mi fà invece pensare che il tempo sia fermo, e che l'unica cosa che si muove è che penso la cosa come se fosse non sempre la stessa cosa. io lo sò cosa intendo, con certezza.

martedì 29 marzo 2011

non sembrava..

ma è stata una fatica. e me ne accorgo perchè nel periodo ho trascurato alcuni lati importanti della mia vita pensata. ma quando ieri sera ho messo su Chet Baker e Gerry Mulligan at Carnegie Hall 1975, quando mi sono allungato alla libreria per cercare il libro da rileggere, quando ho preso Viaggio a Salamanca di raffaele nigro,anno 2001 quando mi sono accorto che erano le 01,24, e credevo fossero si e nò le 23.00, quando ho finito l'uvetta sotto grappa, e aspettato un sonno che non arrivava ho capito che ero tornato ai ritmi della solita vita. ho spento la luce, cercando nella memoria il sogno da sognare.

domenica 27 marzo 2011

fatto.

è stato un bel momento catartico. dopo un periodo di preparazione, ed un mesetto di prove, abbiamo presentato lo spettacolo. Senza battage pubblicitari o urla e clamori, ma con un passaparola quasi carbonaro ad amici e colleghi di cui ci interessava un giudizio. un giudizio che non fosse mediato dall'educazione ma onesto. per me è stato un momento importante, mi ha rinvigorito, fatto ritornare la voglia di dire la mia, e di poterla dire con le parole giuste, voglia di tornare in piazza in maniera diversa da come facevo a vent'anni. più consapevole e con una storia alle spalle, che mi farà parlare anche per gli amici che non ci sono più, parlare ad altre età, spiegandogli che abbiamo sbagliato qualcosa, perchè non era sicuramente questo di adesso il mondo che sognavamo. e vedere se insieme ....... certi che l'unico l'inizio può essere sempre e soltanto facendo la propria parte e che da lì...

domenica 20 marzo 2011

ritorno

non era un silenzio,stavo solo preparando un momento importante.
sul blog non ne avevo parlato perchè è un gioco, ma lo scorso anno avevo preparato con due amici musicisti uno spettacolo alla gaber, usando vecchie canzoni, dik dik, camaleonti, corvi, dove raccontavo in maniera ironica una vita come tante,la mia, in paese, prime cotte, amici e impegno e dove ci prendevamo in giro.

in questo inverno abbiamo pensato ad uno spettacolo più strutturato ed organizzato.
sempre alla gaber e mi sembra venuto ottimamente.
e' pronto, si chiama ragazzi di strada, noi siamo
http://www.bruttbrothers.it/
e lo presenteremo venerdi 25 marzo alle ore 21.30
al teatro dell'albero a san lorenzo al mare.
io dico che può essere una bella serata.

venerdì 4 marzo 2011

su spunto

prendo lo spunto da Adriano (maini) e da memorie e con parole d'altri chiedo:

"Ma la scrittura è un rifugio
o il principio della rivolta?"

e per non finirla lì dico anche, sempre con parole d'altri:

"Il mondo è diviso in due parti
chi ha letto Don Chisciotte e chi non l'ha letto."

altra differenza non conosco.

giovedì 3 marzo 2011

diciamoci

un vecchio amico grande vecchio, mi ha regalato uno stupendo cd " summertime in sanremo" '1969" Larry schneider sax, con dodo goya al basso.
ed io in ascolto sfoglio i blog che leggo quotidianamente.
il flusso magico di note mi svela il desiderio di bellezza che ha Pia, con fasce e narcisi, risposta di necessità al brutto che ormai dilaga.
la foto della fascia è di marco lorenzi, e la foto mi dice del suo rispetto alla memoria, alla fatica del passato familiare. che è anche il mio.
anche se nel mio c'è il magagliu peugeot a trei denti.

come è anche desideri mio il sentimento di Pia.

poi scappo su alberto, guardando i suoi paesaggi e le sue buone aires..............,
ridendo mi dico, due punti, minuscolo, milan l'è prop in gran milan.

sabato 26 febbraio 2011

questo tempo.

per metabolizzare lo svago del periodo festival,
mi sono organizzato un periodo un pò più impegnato.
su consiglio di un Amico ho letto un saggio di salvatore settis,(paesaggio costituzione cemento, e per recuperare l'errore di non aver fatto presenza a san biago per Latouche, mi sono letto la scommessa della decrescita.
sottofondo musicale con santana, anni 73 75, per intenderci quello di lotus e love devotion e welcome....

ed le sere leggendo scivolavano verso notti magiche.
ed io scivolavo dentro una magia, che mi dava una consolazione.

sulle note di going home, leggendo ilona viene con la pioggia di mutis ho avuto come l'impressione che quando si capisce qualcosa è troppo tardi,
e che forse è così la vita.
che le cose si devono capire tardi, dopo.
e questo pensiero era una consolazione.

domenica 20 febbraio 2011

chiedo scusa per il ritardo...

ma il ritardo non era voluto.

quando scherzo dico che castaneda è il mio secondo filosofo preferito ( e che il primo è ponzio pilato) ma scherzo proprio.
castaneda che ho letto ai vent'anni, ed ho riletto prima dei cinquanta l'ho ritrovato in parecchio del mio pensare.
questa è una cosa che riletta mi è stata al cuore come la prima volta.


Qualsiasi strada è solo una strada,
non c’è nessun affronto a lasciarla se è ciò che il cuore ti chiede di fare.
Tutte le strade sono uguali,
non portano da nessuna parte.
Nella vita ho percorso strade lunghe e corte.
E non sono andato da nessuna parte
Ma le strade hanno un cuore
Se lo ha e’ una strada buona
Se non lo ha non serve a niente.
Entrambe le strade non portano da nessuna parte
Ma una ha un cuore e l’altra no.
Una porta ad un viaggio lieto,
l’altra ti farà star male.
Una rende forti,
l’altra indebolisce.

martedì 15 febbraio 2011

con o senza vergogna?

ed ora ,
con o senza vergogna sul divano.
comincia il festival.

"Kafka aveva compreso che i viaggi, il sesso e i libri sono strade che non portano da nessuna parte, e che tuttavia sono strade dove bisogna incamminarsi e perdersi per ritrovarsi....." inizio del sito archiviobolano (scrittore che amo)

è una piccola citazione come a giustificarmi.....
domani, perchè questa sera non la cerco, metterò sul blog una bellissima poesia di Carlos Castaneda, che spiega meglio, per dire sulla scelta di questa sera.
e se lo vale , un giudizio sulla serata festival.

lunedì 14 febbraio 2011

forse ci siamo, in più sensi

dopo 3 giorni ho capito che il pc aveva un filo staccato.
e basta. bene, ci siamo.
ma il forse ci siamo è per la piazza.
ma devo correggere la mente che non vuole vedere in questa manifestazione qualcosa di nuovo.
mi torna l'impressione di averla già vista.
ma non è così.
non deve essere così.
perchè è di più.
i tempi cambiano e si stà cercando qualcosa di meglio.
mi correggo, non qualcosa,perchè non sono le cose che noi dobbiamo cercare, quelle le abbiamo, ma sono i nuovi pensieri, le nuove idee e le nuove speranze che ci sono in piazza, e sono per tutti.
per crederci e non per resistere.

domenica 6 febbraio 2011

risposta non c'è, o forse chi lo sà....

da molto tempo giustifico lo zero impegno diretto alla politica amministrativa locale, dicendomi che ho da fare,
che sono vecchio (per la politica), che ho già provato (senza riuscire).
che la cultura è meglio.
un libro un disco un pensiero gli amici sono meglio
se però mi guardo dentro, e mi rispondo sinceramente dico che è rassegnazione.

e che è sbagliata, (qualunquismo?).
per strane coincidenze,che accadono, stimoli di riattivazione stanno arrivando da più parti.
sul blog alberto parlava di una necessaria indignazione, marlor segnala un libro sull'importanza della bellezza del paesaggio che stiamo massacrando, parlando di qualità della vita legata alla bellezza dell' ambiente.
stesso discorso alla presentazione di un libro in biblioteca a Sanremo dove il relatore chiedeva alla politica di fare la sua parte (etica? cementifera?) ed all'intellettale di stimolare e risvegliare il concetto di bello.
l'ho visto come il non volersi sporcare le mani, ed ho chiesto perchè l'intellettuale non entra nella politica amministrativa specialmente locale per indirizzarla.

nel frattempo a roma la commissione non approva, il governo decreta ed il presidente rimanda.
stanno massacrando anche la rassegnazione?
e se provassimo a ribellarci entrando nelle istituzioni?

venerdì 4 febbraio 2011

quel profumo di mondorlo.

ci riprovo.
già due anni fà, come si dice in italiano, avevo messo a dimora nell'uliveto
5 mandorli. E' un retaggio antico.
si piantavano per dare all'olio un pizzico di profumo di mandorlo.
ci riprovo sperando che questa volta i cinghiali, ghiotti delle loro radici e della corteccia, non li sradichino.
spero nel loro rispetto per una tradizione che quà da noi non vedo più.
e spero bene anche perchè proverò a proteggerli recintandoli.
anche se il recinto come concetto (ricordare Rancas) non mi piace.

sabato 29 gennaio 2011

un tipo di piacere, altro.

l'ho riconsiderato mentre in tv parlavano di ruby.
era l'ora di cena.
come al solito, pentola sul fuoco; preparo tavola; ecco piatti forchette bicchieri. moglie e figli in altre faccende affacendati, ed io che aspettando di buttare la pasta spilucco 2 pomodori secchi ed una fetta di cacciatorino tagliata a coltello, e li accompagnano con un buon bicchiere di vino rosso nostralino.

spengo la televisione ( che non è in cucina ) e si cena.

ed è tutto buono.
e mi accorgo di un piacere che vivevo senza accorgermene.

martedì 25 gennaio 2011

dopo il giorno, prima della sera

tornavo ieri sera, sul tardi. arrivavo a sanremo da tre ponti.
c'era la fine del tramonto sul mare, con i riflessi rosso smog sulla costa ed il crinale di capo nero. un rosso bello e strano, scuro, striato, mai visto.

poco prima scendendo dall'uliveto, orchidee selvatiche ancora da sbocciare sulla mulattiera, impacchettate da grandi foglie verdi.
un piccolo prato di margherite tra le zolle ghiacciate.

per la millesima volta mi manca la macchina fotografica ( come sempre peraltro), e mi manca di fermare questi momenti inattesi di bellezza, che passano veloci come la memoria mia di loro.

giovedì 20 gennaio 2011

dopo le bietole...

per chiarirsi le idee il vino è insostituibile.
bisogna però conoscerlo e rispettarsi.
và per gradi, sale, sale sale e poi , scende.
accende e poi spegne.
Ma c'è un momento in cui tutto è chiaro e riesci a vedere le cose per come sono, senza la maschera dei sentimenti e senza il filtro della logica.
vedi la cosa in sè.
in momenti così ho visto e rivedo che in questa vita non ci sono soluzioni a niente.
in momenti così ho visto e rivedo che in questo mondo non ci sono soluzioni a niente.
e che il vero segreto della vita è questo.

che la malattia è il tempo, che si muove e porta tutto via.
E anche quella che sembrava una soluzione era solo temporanea.

domenica 16 gennaio 2011

bietole per l'inverno.

venerdi: fatto la spesa.
teglie cuki, 3 hg mortadella e 3 hg prosciutto cotto in fette uniche, ricotta uova e parmigiano. canelloni coop e besciamella. stop punto 1
punto 2 raccolto "un grande prato verde "di bietole.
sera.
un bollore, tanto per far appassire (quasi a vapore), tritato il tutto con pepe, aglio (3 teghe), e sale nel bravo simac.
risultato:
6 teglie di 14 cannelloni cadauna da surgelare.
ecco un primo piatto pronto per cene improvvise.
la preparazione delle teglie è un rituale che si ripete da anni.
e mi piace questo lavoro da formiche per l'occasione che sarà ( come solitamente) una cena informale, accompagnata da bei bottiglioni di vino nostralino e risate , chiaramente grasse.

bietole per l'inverno.

martedì 11 gennaio 2011

parlando con la mamma....

si parlava con mia mamma di altri da noi..
e mi è ventuto da dire che : "avevano la testa da ricchi".
lei mi ha detto che non capiva così gli ho spiegato il mio dire.
i ricchi stanno bene ed essendo ricchi sono convinti di non aver bisogno degli altri.
quindi usano il prossimo e per questo non lo rispettano e non lo considerano.
avere la testa da ricchi per me significa questo, al di là delle ricchezze materiali in possesso: mancare di rispetto agli altri

giovedì 6 gennaio 2011

rileggendo...mi

ecco perchè non mi piace sanremo.
forse anche perchè non sono di sanremo, e io sò che si hanno radici dove si nasce.
e allora questo stare sospesi, senza i piedi per terra, (cosa di cui scrivevo ieri), può andare bene e avere anche un senso quando sei giovane e hai voglia e forza.
oggi non vivere quotidianamente, anche se ci vivo spesso, dove ho le radici mi manca.
e vivere a mezz'aria, tra luce e mare mi stanca , e me ne accorgo, e qui lo dico ad alberto, perchè nei miei pensieri e con i pensieri cerco sempre più spesso di dare vita ad un ricordo.(uno in particolare)
e mi piace

mercoledì 5 gennaio 2011

non mi....

non mi piace dire san remo e non lo dirò.
ma la grandezza di questa parte di terra, specialmente in queste giornate di cielo coperto e senza pioggia, è che anche noi stiamo sospesi, con i piedi non per terra, e anche i pensieri stanno sospesi, e anche se mi viene un po' di malinconia, anche lei stà sospesa, leggera.
e questa leggerezza la fà sopportabile, e mi fà stare così.
a mezz'aria,sospero come tra il cielo e il mare grigi e senza orrizzonte.

e non è sensazione da poco.

"ah, se in giro ci fosse anche meno zoccarattismo e più zucca, che pace Saremo"

domenica 2 gennaio 2011

pomeriggio di fine anno

sono andato nell'uliveto, 31 dicembre di pomeriggio, col vestito della festa, (...... le scarpe di koppale, quell'andata un po' per male ed in bocca il riso amar).

a zonzo, tanto per respirare un po' d'aria che mi piace e mi dà pace.

E mi è tornato in mente di quando ragazzo pieno di idee e fantasie, per fare il poeta scrivevo righe, dicendo, e ci credevo, che non ci fossero uccelli e che fossero i rami e le foglie a parlarsi cinguettando.
E mi è tornato in mente, di quando fantasticavo la creazione di una comune-anarco- agricola e ne discutevo con i fusti degli ulivi.

mi sono accorto che oggi non ne sono più capace, nè di pensare che i rami cinguettano, nè che si possa discutere con i tronchi d'albero.

ma sorridendo mi sono detto che bello averlo fatto, averlo potuto fare.