domenica 29 maggio 2011

milano...


penso a Milano,città a cui sono legati pochi ma bei ricordi di appena smesso di studiare.
20 anni,
e credo in Pisapia, convinto che sarebbe una rivoluzione riuscita.
e tornando indietro
mi accorgo che l'ultima rivoluzione riuscita è datata 25 aprile 45,
non per niente questa data non è amata dal potere berlusconiano e leghista.
la grandezza della rivoluzione di Pisapia sarebbe superiore perchè sarebbe un inizio di
speranze ARCOBALENO ( vedi blog di alberto cane) e foto presa a prestito

martedì 24 maggio 2011

di adesso

amo più l'ulivo della vigna.
anche per il lavoro che richiede, meno certosino e più fisico/faticoso.
e adesso che dò una mano nella nella vigna ripenso se era così anche da bambino.
e mi ricordo di sì.
quando gli ulivi erano ancora altissimi, quasi irraggiungibili con gli occhi.
mi ricordo che mi sorprendeva vedere quelle cime incredibili partire da tronchi molte volte squarciati, proprio sopra la radice, che mi chiedevo come facessero a stare su.
e come facessero nonostante quelle ferite a sembrare invincibili ed eterni.
e così mi confermo nella preferenza dell'ulivo, dell'olio e della sua stagione.

venerdì 20 maggio 2011

ancora vento largo..

lo stò rileggendo, e mi ha colpito un passaggio che avevo "diciamo" sorvolato.
"A che pensa?"
"Sono idee, tristi. Non ho più voglia di bere."
E' stata come un'illuminazione. Ci ho visto molto di più di uno scambio di parole, ci ho visto un vero e proprio approccio culturale al vino ed al suo mondo.
a quello che il vino dovrebbe essere; tant'è che poche righe prima si legge
"Cosa beviamo?" rispose " Bevo solo vino vostro, del posto, è aspro ma con un fondo..."
Ecco il vino momento dell'incontro , della fratellanza e dell'appartenenza.
Che perde il valore positivo di comunicazione nel momento triste.
vino che nel momento triste diventa " diverso" ed inutile.
quanta vita e quanto cuore per arrivare a queste vette di profondità.
grazie, e ancora ciao,
francesco.

mercoledì 18 maggio 2011

elezioni e non solo

...ho lasciato decantare, come un vino buono, guardando.
c'è ancora vita, pensiero e quindi speranza, si riparte, forse, senza violenza e bisogno di guerre, ma combattendo ancora e solo con la testa.
mi accorgo che ci credevo, più che sperarlo.
ma senza certezza.
ma meno male, eravamo sulla strada maestra perchè la cricca, le cricche e le mafie diventassero leggi di stato.
se continuava.
o lo sono già?
per intanto si spera sorridendo e ridendo e cantando.

sabato 14 maggio 2011

in cammino..

sono di nuovo in cammino.
e quando è così rimugino, mi isolo, e tengo dentro.
sò che la nostalgia è il più inutile dei sentimenti possibili,
che non porta da nessuna parte.
Però ci casco spesso, a quello che sarebbe potuto ma non è stato, a come sarebbe adesso; e così mi perdo in malinconiche nostalgie che sì, piacciono, ma mi accorgo pure che non sono un aiuto.
ma oggi mi sento abbastanza tranquillo e mi sembra che stia passando, e cammino sereno, anche perchè con l'esperienza dell'età sò che le mie strade, il mio cammino, per quanto lungo non è mai troppo lungo e mi porta sempre nel mio.
nei miei posti.
che sono solo del cuore.

lunedì 2 maggio 2011

1 maggio, il giorno dopo

e' cambiato il lavoro, sono cambiati i tempi, aumentando il degrado ed il disagio e riducendo il futuro.
per me il PRIMO MAGGIO non è più e non può rimanere la festa dei lavoratori.
ma deve diventare

- la festa del diritto al lavoro

- la festa del valore del lavoro

- la festa del rispetto dei lavoratori.

cosciente sempre che la festa e la tristezza non possono andare d'accordo,
e che piazza san giovanni deve diventare mille piazze.