sabato 26 febbraio 2011

questo tempo.

per metabolizzare lo svago del periodo festival,
mi sono organizzato un periodo un pò più impegnato.
su consiglio di un Amico ho letto un saggio di salvatore settis,(paesaggio costituzione cemento, e per recuperare l'errore di non aver fatto presenza a san biago per Latouche, mi sono letto la scommessa della decrescita.
sottofondo musicale con santana, anni 73 75, per intenderci quello di lotus e love devotion e welcome....

ed le sere leggendo scivolavano verso notti magiche.
ed io scivolavo dentro una magia, che mi dava una consolazione.

sulle note di going home, leggendo ilona viene con la pioggia di mutis ho avuto come l'impressione che quando si capisce qualcosa è troppo tardi,
e che forse è così la vita.
che le cose si devono capire tardi, dopo.
e questo pensiero era una consolazione.

domenica 20 febbraio 2011

chiedo scusa per il ritardo...

ma il ritardo non era voluto.

quando scherzo dico che castaneda è il mio secondo filosofo preferito ( e che il primo è ponzio pilato) ma scherzo proprio.
castaneda che ho letto ai vent'anni, ed ho riletto prima dei cinquanta l'ho ritrovato in parecchio del mio pensare.
questa è una cosa che riletta mi è stata al cuore come la prima volta.


Qualsiasi strada è solo una strada,
non c’è nessun affronto a lasciarla se è ciò che il cuore ti chiede di fare.
Tutte le strade sono uguali,
non portano da nessuna parte.
Nella vita ho percorso strade lunghe e corte.
E non sono andato da nessuna parte
Ma le strade hanno un cuore
Se lo ha e’ una strada buona
Se non lo ha non serve a niente.
Entrambe le strade non portano da nessuna parte
Ma una ha un cuore e l’altra no.
Una porta ad un viaggio lieto,
l’altra ti farà star male.
Una rende forti,
l’altra indebolisce.

martedì 15 febbraio 2011

con o senza vergogna?

ed ora ,
con o senza vergogna sul divano.
comincia il festival.

"Kafka aveva compreso che i viaggi, il sesso e i libri sono strade che non portano da nessuna parte, e che tuttavia sono strade dove bisogna incamminarsi e perdersi per ritrovarsi....." inizio del sito archiviobolano (scrittore che amo)

è una piccola citazione come a giustificarmi.....
domani, perchè questa sera non la cerco, metterò sul blog una bellissima poesia di Carlos Castaneda, che spiega meglio, per dire sulla scelta di questa sera.
e se lo vale , un giudizio sulla serata festival.

lunedì 14 febbraio 2011

forse ci siamo, in più sensi

dopo 3 giorni ho capito che il pc aveva un filo staccato.
e basta. bene, ci siamo.
ma il forse ci siamo è per la piazza.
ma devo correggere la mente che non vuole vedere in questa manifestazione qualcosa di nuovo.
mi torna l'impressione di averla già vista.
ma non è così.
non deve essere così.
perchè è di più.
i tempi cambiano e si stà cercando qualcosa di meglio.
mi correggo, non qualcosa,perchè non sono le cose che noi dobbiamo cercare, quelle le abbiamo, ma sono i nuovi pensieri, le nuove idee e le nuove speranze che ci sono in piazza, e sono per tutti.
per crederci e non per resistere.

domenica 6 febbraio 2011

risposta non c'è, o forse chi lo sà....

da molto tempo giustifico lo zero impegno diretto alla politica amministrativa locale, dicendomi che ho da fare,
che sono vecchio (per la politica), che ho già provato (senza riuscire).
che la cultura è meglio.
un libro un disco un pensiero gli amici sono meglio
se però mi guardo dentro, e mi rispondo sinceramente dico che è rassegnazione.

e che è sbagliata, (qualunquismo?).
per strane coincidenze,che accadono, stimoli di riattivazione stanno arrivando da più parti.
sul blog alberto parlava di una necessaria indignazione, marlor segnala un libro sull'importanza della bellezza del paesaggio che stiamo massacrando, parlando di qualità della vita legata alla bellezza dell' ambiente.
stesso discorso alla presentazione di un libro in biblioteca a Sanremo dove il relatore chiedeva alla politica di fare la sua parte (etica? cementifera?) ed all'intellettale di stimolare e risvegliare il concetto di bello.
l'ho visto come il non volersi sporcare le mani, ed ho chiesto perchè l'intellettuale non entra nella politica amministrativa specialmente locale per indirizzarla.

nel frattempo a roma la commissione non approva, il governo decreta ed il presidente rimanda.
stanno massacrando anche la rassegnazione?
e se provassimo a ribellarci entrando nelle istituzioni?

venerdì 4 febbraio 2011

quel profumo di mondorlo.

ci riprovo.
già due anni fà, come si dice in italiano, avevo messo a dimora nell'uliveto
5 mandorli. E' un retaggio antico.
si piantavano per dare all'olio un pizzico di profumo di mandorlo.
ci riprovo sperando che questa volta i cinghiali, ghiotti delle loro radici e della corteccia, non li sradichino.
spero nel loro rispetto per una tradizione che quà da noi non vedo più.
e spero bene anche perchè proverò a proteggerli recintandoli.
anche se il recinto come concetto (ricordare Rancas) non mi piace.