sabato 26 febbraio 2011

questo tempo.

per metabolizzare lo svago del periodo festival,
mi sono organizzato un periodo un pò più impegnato.
su consiglio di un Amico ho letto un saggio di salvatore settis,(paesaggio costituzione cemento, e per recuperare l'errore di non aver fatto presenza a san biago per Latouche, mi sono letto la scommessa della decrescita.
sottofondo musicale con santana, anni 73 75, per intenderci quello di lotus e love devotion e welcome....

ed le sere leggendo scivolavano verso notti magiche.
ed io scivolavo dentro una magia, che mi dava una consolazione.

sulle note di going home, leggendo ilona viene con la pioggia di mutis ho avuto come l'impressione che quando si capisce qualcosa è troppo tardi,
e che forse è così la vita.
che le cose si devono capire tardi, dopo.
e questo pensiero era una consolazione.

2 commenti:

Adriano Maini ha detto...

Non ti posso certo rubare le belle parole che hai usato per arrivare all'assunto, ma, se é vero che si capisce (quasi) sempre tardi l'essenziale della vita, un briciolo di spazio per l'azione sussiste (quasi) sempre ancora.

filo ha detto...

Forse prima si sente col cuore, poi si capisce.