giovedì 4 agosto 2011

ritorno

da un po' di tempo mi sembra tutto banale e ovvio.
a occhio stò anche bene.
cercando di capire come sono arrivato a questo punto, ho concluso che centrano/c'entrano molto le ultime mie letture, in modo particolare e certo Cortazar, con il gioco del mondo.
negli spunti che mi danno riflessioni; da un libro per me forse troppo difficile; mi sembra di cercare qualcosa e , per davvero, se mi fermo a pensare , non sò cos'è che dovrei o vorrei o stò cercando.
Quello che vedo e vivo mi sembra banale, ma cosa cerco non lo capisco.
di certo le giornate lunghe, le notti a leggerlo ascoltando il vecchio jazz alla Bessie Smith,
sentire di non saper dire quello che sento, quando è anche tardi per andare a letto.
mi ha anche allontanato un pò .
ma poi si sà, che il più delle volte si và per tornare.
un saluto a tutti.

6 commenti:

MarLor58 ha detto...

Ogni tanto, anzi ogni poco, fa bene perdersi, anche perchè allontanarsi dagli altri (non sempre) equivale a conoscere un po' meglio sè stessi.
In questi caotici mesi estivi poi, ancora di più; comunque bentornato.

Già preso nota dei titoli di Cortazar, inizierò con "Il gioco del mondo".

sgavaudura ha detto...

quello che si cerca è ciò che non si conosce ancora

Adriano Maini ha detto...

Grande e superba Bessie Smith!

filo ha detto...

Ciao Jean, torno presto ma non vorrei più tornare.

Nou ha detto...

Che bel posto qui. Posto di pace e riflessione.
Vorrei dedicarmi alla conoscenza della musica, ma sono sempre in un caos di stimoli e incombenze ordinari che mi confondono. a volte penso che sono in ritardo con tutta la vita da vivere...ma poi lascio...pensando che non vale la pena e che in fondo la vita si lascia vivere senza troppa pena, anzi con distacco.
Per oggi mi porto dietro vaghi echi di musica jazz sentita alla radio non so quando e la probabile futura lettura di Cortazar.

Grazie

filo ha detto...

oooooOOOOOhhh...c'è qualcuno?