domenica 4 aprile 2010

nel solco della tradizione

il giorno di pasqua per me di Badalucco è il giorno dello "scotezzo"
è una tradizione antica più dei miei 53 anni, che consiste nello cozzare delle uova fresche,
punta con punta, sedere con sedere, tenendole ben difese dentro il palmo delle mani.
La prima che avrà incrinato il guscio ha perso il gioco e diventa proprietà dell'altro giocatore.
e così sulla piazza della chiesa sotto i portici nel dopo messa fino all'una.
partecipano al gioco anche i soliti furbi, che portano da casa uova "strutturate" calcificate" non di gallina".
è un gioco che diverte i bambini ,i grandi e dà allegria.
mi ricordo tornare a casa con 10 20 uova da friggere di corsa perchè già aperte.

ora sempre per i 53 anni, dò valore al gioco ma ancora di più alla tradizione e mi riprometto di proporre alla Pro Loco l'organizzazione onesta dello scotezzo per il prossimo anno.

transennare lo spazio per il gioco, entrare dopo l'acquisto obbligatorio sulla piazza delle uova sarebbero le regole sufficenti.
frittata gigante a fine gara, accompagnata da fette di pane di triora e bicchiere di nostralino, premiazione con targa del vincitore, il momento conviviale opportuno.

confermare e valorizzare le tradizioni, piano piano, una alla volta porterebbe nel tempo ad indicare a turisti e non residenti luoghi dove recarsi per passare una giornata.
e far conoscere meglio.
l'entroterra ha bisogno di queste cose, ed è un vero peccato che gli amministratori degli entroterra ( quasi tutti) non riescano a pensare queste piccole cose.
e non riescano a capire che la salvagurdia e la valorizzazione dei nostri paesi sono solo le piccole cose, e non scimmiottare le varie sanremo, taggie o ventimiglie.
guerre perse in partenza.

2 commenti:

pia ha detto...

Sono molte le cose che gli amministratori dell'entroterra non riescono a capire, e spesso sono cose molto semplici...
Ciao Garabondo, insisti!

Marcelle Nassif ha detto...

Pensa caro Gianni che da me in Libano facciamo lo stesso, solo con uova bollite per fare meno casini.
Grazie di questo articolo. Ammiro molto il tuo attaccamento alle radici. Un saluto. Marcelle.