lunedì 4 gennaio 2010

si vada a incominciare

come un eterno ritorno... fine anno al bar con gli amici , allegria e vino e canti, poi anno con la famiglia , brindisi e tombola, poi risveglio mattutino e....
oihbò, quest'anno niente bicicletta.
i tormenti dell'età mi lasciano seduto in casa, ed allora ricomincio con due note di buona musica, e trovo e ascolto con le voglie della memoria il Coltrane con Naima, e poi due righe di libro che sono nell'aprire a caso le città invisibili di Calvino..

penso proprio che la fine e l'inizio dell'anno siano state ottime e sono contento.

ma la gioia più grande l'ho avuta nel tardo pomeriggio, sul divano, con la LETTURA, eseguita ad alta voce anche per mio figlio Giovanni ( anni 10) dell'articolo del Magico Eugenio Scalfari sull'ultimo Espresso.
il suo elogio della vecchiaia dice con le parole giuste quello che io sentivo e non riuscivo a dire, ma che vivevo e vivo e faccio ogni giorno, senza più frenesie.
ed i consigli per le RILETTURE, che sono i miei gusti ( e di tanti spero).
anch'io ogni tanto provo a leggere qualche autore nuovo, ma di pochi il poco mi rimane,perchè io vivo il tempo di oggi con i miei 50 anni e passa, e sono figlio di una somma di storie e del mio passato,
Quanto invece da raccogliere nella rilettura di un libro che tanto mi aveva aiutato, stimolato e ed anche formato da giovane .
e rileggerlo è sempre uno stupore nuovo, perchè come ben diceva Borges, rileggere un libro è leggerne uno nuovo e diverso sicuramente, perchè il tempo ha cambiato noi e col tempo è cambiato anche lui, il libro.
ed è bello non avere più fretta, potersi fermare a pensare sapendo che non si perde niente, e che anzi si perde qualcosa sempre quando si corre, quando si vuole andare forte.
lunga vita al punto di riferimento Scalfari, e spazio alla grandezza della vecchiaia che permette un approccio ai fatti CULTURALE.

1 commento:

pia ha detto...

Vacci piano con la vecchiaia, né, che siamo coetanei...
Grazie di esserci e di avermi "curiosato": un amico in più!
Adoro Badalucco; il nostro postino (Paolo, credo si chiami) è di lì e sono molto amica di Mauro Brezzo.
Per me è uno dei paesi più belli della provincia e i baaucògni sono delle teppe simpaticissime, anche se i l'han a sùca dùra!