ho finito di rileggere Risveglio.
nella pace di queste giornate d'inverno.
descrizioni bucoliche e di venti che adesso conosco e che non conoscevo dieci quindici anni fà alla prima lettura.
leggendo sentivo la campagna,rivedevo le mulattiere che portavano agli uliveti,sentivo il fischiare del vento freddo contro che ti rinserrava e faceva inchinare la natura.
davanti agli occhi le mani screpolate di mio padre, nel silenzio della potatura della vigna, e di mia madre che raccoglieva olive.
rivedo ora le nuvole che corrono a rinpiattino.
ricordo al crepuscolo, il vento che cedeva il passo alla notte che calava.
mi ritorna , fermo, dritto in piedi, come un ulivo, lo scrivere di Biamonti.
descrizioni e ricordi, venti e attese, ulivi e ginestre, silenzi e parole, scritti raminghi e la notte e poi il silenzio.
sento arrivata l'ora di rileggere francesco, con la maturità degli anni, la conoscenza del territorio e della campagna.
perchè oggi ho capito anch'io che il vento và e poi ritorna, ho capito che il vento, per largo che sia, non porta via nulla, ma dà respiro, vita, ed è soffio vitale.
e se lo sai sentire "u te scioa u pensà".
come il raccontare di Francesco
giovedì 30 dicembre 2010
martedì 28 dicembre 2010
è passato il natale?
queste feste che non lo sembrano.
senza infrasettimanali.
un natale che mi è passato inosservato.
e questo freddo.
un buon momento per rinchiudersi e raccogliersi
una buona rimpatriata tra reduci grazie ai Nomadi e poi notti di tisane,
perchè le nottate diventino invernali,buie, silenziose e assorte, con le nuvole che camminando leggere e lente nascondono luna e desideri.
senza infrasettimanali.
un natale che mi è passato inosservato.
e questo freddo.
un buon momento per rinchiudersi e raccogliersi
una buona rimpatriata tra reduci grazie ai Nomadi e poi notti di tisane,
perchè le nottate diventino invernali,buie, silenziose e assorte, con le nuvole che camminando leggere e lente nascondono luna e desideri.
giovedì 23 dicembre 2010
consiglio per le feste..
.. di natale.
agli amici che leggono poco consiglio la lettura di un libriccino adhelphi, da 5 euro di stephan Zweig -Mendel dei libri-.
vale leggerlo che si apprezza la bellezza dei margini,l'essere al mondo senza esserci
quest'anno causa l'anticipata raccolta e frangitura delle olive, non regalerò libri ma una bottiglia trasparente riempita di torbido olio ( sturbuu) con etichetta fatta a mano, con dedica che definisce l'olio come uno dei libri che la terra ci scrive, e che noi condendo usiamo e gustiamo per leggere la terra.
e qui un distinguo:
l'olio o il vino artefatti, sono pur sempre olio e vino, ma come una cosa è leggere Calvino, Marquez, Dostojewski o Izzo, altro è leggere moccia o "don" brown.
che al palato possono sembrare anche più buoni ma sono ben altro che nutrimento.
l'artefatto è bello,buono al palato, ben confezionato,fruibile facilmente.
L'olio ed il vino, quelli veri; per condire basta una goccia,
per bere bastano due gotti, entrano dentro, vànno in profondità,
devi imparare il gusto un po' aspro, ma quando lo sai.....
moccia non lo digerisci più, anche perchè non riesci più a berlo.
in casa almeno.
agli amici che leggono poco consiglio la lettura di un libriccino adhelphi, da 5 euro di stephan Zweig -Mendel dei libri-.
vale leggerlo che si apprezza la bellezza dei margini,l'essere al mondo senza esserci
quest'anno causa l'anticipata raccolta e frangitura delle olive, non regalerò libri ma una bottiglia trasparente riempita di torbido olio ( sturbuu) con etichetta fatta a mano, con dedica che definisce l'olio come uno dei libri che la terra ci scrive, e che noi condendo usiamo e gustiamo per leggere la terra.
e qui un distinguo:
l'olio o il vino artefatti, sono pur sempre olio e vino, ma come una cosa è leggere Calvino, Marquez, Dostojewski o Izzo, altro è leggere moccia o "don" brown.
che al palato possono sembrare anche più buoni ma sono ben altro che nutrimento.
l'artefatto è bello,buono al palato, ben confezionato,fruibile facilmente.
L'olio ed il vino, quelli veri; per condire basta una goccia,
per bere bastano due gotti, entrano dentro, vànno in profondità,
devi imparare il gusto un po' aspro, ma quando lo sai.....
moccia non lo digerisci più, anche perchè non riesci più a berlo.
in casa almeno.
domenica 19 dicembre 2010
pensieri
stamattina ero con gli occhi al mare, all'orizzonte, aspettando l'alba.
autunno primavera ed inverno mi capita giornalmente di non perdermi l'alba, e mi piace, mi fà pensare con calma.
mi perdo invece quasi tutti gli "imbrunire", parola che preferisco alla parola tramonto. sfortunatamente in quelle ore lì sono affacendato sempre, e mi manca quella possibilità che ho avuto in altri tempi, di aspettare il passaggio alla notte, in campagna o in riva al mare, tranquillo, solo o parlando con qualche amico.
e trovavo pensieri profondi che diventavano benessere fisico, creandomi un senso di equilibro che al mattino, al risveglio prima dell'alba, c'era ancora.
autunno primavera ed inverno mi capita giornalmente di non perdermi l'alba, e mi piace, mi fà pensare con calma.
mi perdo invece quasi tutti gli "imbrunire", parola che preferisco alla parola tramonto. sfortunatamente in quelle ore lì sono affacendato sempre, e mi manca quella possibilità che ho avuto in altri tempi, di aspettare il passaggio alla notte, in campagna o in riva al mare, tranquillo, solo o parlando con qualche amico.
e trovavo pensieri profondi che diventavano benessere fisico, creandomi un senso di equilibro che al mattino, al risveglio prima dell'alba, c'era ancora.
sabato 18 dicembre 2010
mi sono rallentato
Finite le olive (in anticipo sui tempi soliti), arrivato il freddo, in attesa della luna di gennaio per le potature pomeridiane,mi sono rallentato.
ho recuperato il lavoro in ufficio,
ho ripreso le letture ed ho visto, a casa, qualche bel film.
mi sento pronto per le uscite natalizie con gli amici, e già mi vedo con loro, gli occhi sbronzi all'alba puntati al sol dell'avvenire, sperando non siano i soliti CASINI furbi, ma che un frullo d'ali ed un colpo di VENDOLA soffi via un bel po' di vecchiume.
ah.... che bello "quando sembravano vere anche le utopie" ed io che c'ero, ricordo, volevo senz'altro un mondo meglio di così.
voglio anche dire che a me è andata bene;
ma non sono contento completamente.
lo voglio dire per i tanti amici che non ce l'hanno fatta,che non hanno avuto la stessa fortuna e che poi non abbiamo aiutato per non dire dimenticato.
una volta arrivati la lotta si è fatta solo dialettica, alla scrivania.
davanti ad una tazza calda di caffè
ho recuperato il lavoro in ufficio,
ho ripreso le letture ed ho visto, a casa, qualche bel film.
mi sento pronto per le uscite natalizie con gli amici, e già mi vedo con loro, gli occhi sbronzi all'alba puntati al sol dell'avvenire, sperando non siano i soliti CASINI furbi, ma che un frullo d'ali ed un colpo di VENDOLA soffi via un bel po' di vecchiume.
ah.... che bello "quando sembravano vere anche le utopie" ed io che c'ero, ricordo, volevo senz'altro un mondo meglio di così.
voglio anche dire che a me è andata bene;
ma non sono contento completamente.
lo voglio dire per i tanti amici che non ce l'hanno fatta,che non hanno avuto la stessa fortuna e che poi non abbiamo aiutato per non dire dimenticato.
una volta arrivati la lotta si è fatta solo dialettica, alla scrivania.
davanti ad una tazza calda di caffè
martedì 23 novembre 2010
io cito, tarzan sarà qualcun altro.
embe', devo alzarmi ogni tanto per prendere qualcosa da bere, andare in bagno o sgranchire le gambe, ma da tre lunedi tre, la televisione mi piace e la guardo, e riesco a guardarla per la durata del programma.
e sono convinto che l'informazione stia passando, e che arrivi, e che un po' di coscienza, anche per la crisi economica che si stà vivendo dappertutto,( esclusi sempre i ricchi) si stia alzando.
coscienza sociale e politica.
e ascoltando saviano e c. mi torna la voglia dell'impegno politico attivo.
""""""sto' rileggendo libri di Jim Harrison.....
la sua concezione della vita, ed il senso che ci trova non è che combacino molto con il sentire la necessità dell'impegno .......""""""""""""
allora devo sforzarmi di pensare che sì, jim ha ragione sulla linea, ma non si è soli su questa terra.
e se si hanno mezzi (come saviano e soci) o testa (come Harrison) comunque deve essere obbligo metterli a disposizione.
fare la propria parte e poi tornare sulla strada, ad urlare come lupi della steppa alla luna, in direzione della montagna incantata.
certi che quando arriverà, sarà un bel giorno per morire.
e sono convinto che l'informazione stia passando, e che arrivi, e che un po' di coscienza, anche per la crisi economica che si stà vivendo dappertutto,( esclusi sempre i ricchi) si stia alzando.
coscienza sociale e politica.
e ascoltando saviano e c. mi torna la voglia dell'impegno politico attivo.
""""""sto' rileggendo libri di Jim Harrison.....
la sua concezione della vita, ed il senso che ci trova non è che combacino molto con il sentire la necessità dell'impegno .......""""""""""""
allora devo sforzarmi di pensare che sì, jim ha ragione sulla linea, ma non si è soli su questa terra.
e se si hanno mezzi (come saviano e soci) o testa (come Harrison) comunque deve essere obbligo metterli a disposizione.
fare la propria parte e poi tornare sulla strada, ad urlare come lupi della steppa alla luna, in direzione della montagna incantata.
certi che quando arriverà, sarà un bel giorno per morire.
domenica 14 novembre 2010
uno sport .....de finesse
sono da venti anni un cicloamatoreturista.
senza correre ma sudando mi sono pedalato più volte tutte le strade della provincia di Imperia e della vicina francia, in compagnia e da solo.
sempre , da sempre, senza sapere chi c'è sotto quel casco, o dietro quegli occhiali e coperto dalle maglie colorate ho salutato e sono stato salutato.
da tutti, anziani o ragazzi
non era e non è necessario conoscere, siamo ciclisti e sappiamo il valore del pedalare ed il senso della scelta di uno sport così.
.......................................................
che gioia per me la ciclabile, non credevo l'avrebbero fatta.
avrebbe avvicinato orde d'oro alla bicicletta, persone nuove.
e avrebbe tolto noi dal traffico.
oggi c'è, ci vado spesso.
ci sono le orde d'oro alla gengis khan, forse non ci si può salutate tutti, ma sulla ciclabile quel saluto del ciclista da bicicletta che conosco io non c'è.
mi intristisco.
mi sottolinea quell'"esprit de finesse" che ho conosciuto nell'amatore cicloturista e che sulla ciclabile non trovo.
mi fa pensare che un po' di anima quì manca .
e che l'approccio alla ciclabile per adesso è molto materiale.
senza pensieri e senza pensare.
senza correre ma sudando mi sono pedalato più volte tutte le strade della provincia di Imperia e della vicina francia, in compagnia e da solo.
sempre , da sempre, senza sapere chi c'è sotto quel casco, o dietro quegli occhiali e coperto dalle maglie colorate ho salutato e sono stato salutato.
da tutti, anziani o ragazzi
non era e non è necessario conoscere, siamo ciclisti e sappiamo il valore del pedalare ed il senso della scelta di uno sport così.
.......................................................
che gioia per me la ciclabile, non credevo l'avrebbero fatta.
avrebbe avvicinato orde d'oro alla bicicletta, persone nuove.
e avrebbe tolto noi dal traffico.
oggi c'è, ci vado spesso.
ci sono le orde d'oro alla gengis khan, forse non ci si può salutate tutti, ma sulla ciclabile quel saluto del ciclista da bicicletta che conosco io non c'è.
mi intristisco.
mi sottolinea quell'"esprit de finesse" che ho conosciuto nell'amatore cicloturista e che sulla ciclabile non trovo.
mi fa pensare che un po' di anima quì manca .
e che l'approccio alla ciclabile per adesso è molto materiale.
senza pensieri e senza pensare.
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