sabato 14 aprile 2012

treni persi e acqua sotto i ponti. una riflessione

Ho pensato che la mancata "realizzazione"entroterra sia diventata definitiva
alla fine degli anni 70’.
Non siamo riusciti a farli diventare 100 1000 MACONDO.
Dopo il crollo del 77 ci siamo seduti, abbiamo chiuso a
chiave fantasie sogni e volontà, siamo entrati nel mondo “borghese” (non tutti,
certamente, ma molti ed io tra questi) e chi ce l’ha fatta a non farsi divorare
c’è riuscito isolandosi ( libri, musica vino fumo) che sono stati una morte un po’ migliore….
Sono nati craxi e berlusconi, edonismo e tv, l’insostenibile
leggerezza dell’essere e l’importanza dell’avere o anche solo di apparire ..
………
Oggi sono ritornati tempi più bui, tempi da banchieri di dio e di mafie, e si
può pensare a riprendere il discorso di MACONDO, ritornare alla campagna, al
paese, alla (ormai quasi imposta) decrescita.
con i giovani che hanno meno possibilità di inserimento rispetto
a quelle che comunque avevamo noi, e sono più preparati , incazzati e colti.
e che probabilmente vedono un futuro buio e lungo davanti alle loro aspettative di realizzazione.

noi volevamo i sogni,
loro vogliono solo poter vivere e non dipendere.

spero che per il potere politico in particolare diventi impossibile fermarli
come invece sono riusciti a fare con la mia generazione ( anche grazie alle false immagini)

2 commenti:

Adriano Maini ha detto...

E nella nostra provincia le false immagini dilagano, purtroppo, da lungo tempo!

filo ha detto...

I sogni corrono paralleli ai progetti di vita che non sempre sappiamo realizzare. Io almeno, non so dire se ho più sognato o realizzato, so che le scelte non sono state sempre mie e i compromessi sono tributi che ho pagato.