per noi montagnardi significa aver coperto l'uliveto.
ed è stato un lavoro fatto nei pomeriggi con un clima che a ottobre allunga la vita.
ora si può aspettare.
aspettare che il tyempo faccia il suo corso; che la pioggia (poca) scesa nei giorni scorsi risalga
alle foglie e ai frutti
e a dicembre , 3 4 giorni di festa per l'abbacchiatura (a mano); e poi baccalà e patate, aglio e prezzemolo per assaggiare l'olio appena "franto".
di ritorno dall'uliveto, in maniche corte e giaccone alla vita per il caldo pensavo che da bambino ai morti si metteva il giaccone od il cappotto "nuovo" ( e per nuovo si intendeva smesso da un cugino o parente più grande. e non era un discordo di poveri o ricchi, ma un discorso che diceva "u nu se beutta ren".
e ancora, prima di casa un salto nella vigna,
a gustare colori magici, e ad immortalare gli ultimi .................."grappoli del pergolato"
5 commenti:
ma un mese sulle reti .... se cominciassero a cadere già da oggi per una botta di vento (maltempo previsto da giovedì) ... prima di frangerle non è troppo?
A me 5/6 giorni sembrano già eccessivi, anche se è difficile organizzarsi a fare tutto in meno tempo.
Bello "u casun" del tuo blog intravisto in questa nuova foto:)
Chi per me ha già bacchiato, raccolto, franto, in tre giorni:120 litri di olio.
La settimana prossima si ricomincia.
Salut
Calare le reti.
A me ricorda subito il mare, invece ci sono anche altre reti ...
Caro Gianni, ora che ti ho ritrovato, non vedo l'ora di leggerti ancora.
Ciao,
Lara
Noi le reti le mettiamo solo prima di abbacchiare, ma mi sa che quest'anno per me non è una bella annata.
Scusa Gianni, le olive che cascano sulle reti prima dell'abbacchiatura quando le prendete?
caro alberto
se scendono noi andiamo a far "ballare le reti",e partendo dalla fascia survana, le portiamo fino in fondo alla campagna, le raccogliamo e portiamo al frontoio.
per questo lavoro basta una mezza giornata "larga"
ciao a presto
Posta un commento