tornavo ieri sera, sul tardi. arrivavo a sanremo da tre ponti.
c'era la fine del tramonto sul mare, con i riflessi rosso smog sulla costa ed il crinale di capo nero. un rosso bello e strano, scuro, striato, mai visto.
poco prima scendendo dall'uliveto, orchidee selvatiche ancora da sbocciare sulla mulattiera, impacchettate da grandi foglie verdi.
un piccolo prato di margherite tra le zolle ghiacciate.
per la millesima volta mi manca la macchina fotografica ( come sempre peraltro), e mi manca di fermare questi momenti inattesi di bellezza, che passano veloci come la memoria mia di loro.
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7 commenti:
E' già importante, a mio modesto parere, riuscire a trasmettere in modo così incisivo, come riesci a fare tu, quelle sensazioni, che ascriverei a nobile, asciutta poesia. Però, se talora ... fosse possibile vedere qualche fotografia, un misero mortale come il sottoscritto ne sarebbe ancor più appagato.
la bellezza che si attarda sulle cose è un balsamo che lenisce scendendo in profondità, anche se la memoria non trattiene l'immagine, il solco rimane.
Sono d'accordo con Adriano,sarebbe ora che inserissi qualche foto! ;)
e poi elimina questo chapcka...non hai letto il post di Alberto?
La Barlia robertiana sta per fiorire anche da te? finalmente una bella notizia in questo mondo.
Per quanto riguarda le foto ho un'idea, quando ci vediamo ne parliamo....
Ciao
concordo con adriano hai descritto così bele l'immagine che sembrava di esserci e di vederla
Mi sembra di essere un po' con te in questo scendere verso il mare in quell'ora che volge al desio...
Gianni, che succede al blog? Nel tuo ultimo post,"un tipo di piacere, altro" non si può più commentare!
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