ho approffitato di queste feste e di me per leggere due libri avuti come strenna natalizia dagli amici.
TABUCCHI: leggendolo non sono riuscito a staccarmi dalla pagina;le sue parole e le sue analisi mi portavano dentro il libro e dentro me, a pensieri che ho.
riesce sempre a dire le cose che io sento con le parole che io non trovo.
poi
ERRI DE LUCA: ogni 4 righe vado via, non arrivo in fondo alla pagina che con gli occhi e la testa sono già nei boschi di funghi, o negli ulivi con gli occhi al cielo terso delle giornate fredde dell'inverno.
che è per me una lettura più faticante.
Tabucchi ormai è un compagno di viaggio dai tempi di Notturno Indiano ( sarà che ormai sò leggerlo?) ed i suoi ritorni son sempre bei momenti.
tra l'altro al 30 dicembre sarà a Sanremo per il ritiro del premio Biamonti ed esserci sarà opportuno anche per ringraziarlo del suo scrivere.
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